Il 19-20-21 novembre scorsi si è svolto, in diretta streaming, The Economy of Francesco, l’evento internazionale che ha visto come protagonisti 2000 giovani economisti e imprenditori da tutto il mondo.
L’iniziativa si è sviluppata a seguito dell’invito che papa Francesco ha inviato, a maggio 2019, a economisti, studenti, imprenditori ed imprenditrici under 35, con l’obbiettivo di avviare, con i giovani e un gruppo qualificato di esperti, un processo di cambiamento globale su tematiche quali l’economia, l’ambiente e l’attenzione all’uomo, per la creazione di nuovi stili di vita più sostenibili e che “non lascino indietro nessuno”.
L’evento, inizialmente previsto ad Assisi, vista l’emergenza sanitaria in corso, si è svolto principalmente sul portale francescoeconomy.org. (dove sono disponibili alcuni contenuti registrati durante l’evento).
A conclusione delle tre giornate, papa Francesco è intervenuto con un videomessaggio dove ha ribadito come questo evento voglia essere “un punto di partenza per costruire una diversa narrazione economica del nostro vivere su questa terra”… a partire dalle parole che smossero san Francesco di Assisi , “Francesco va e ripara la mia casa”.
Papa Francesco, ricordando il lavori preparatori all’evento, ha detto ai giovani : “Voi manifestate una sensibilità e una preoccupazione speciali per identificare le questioni cruciali che ci interpellano. L’avete fatto da una prospettiva particolare: l’economia, che è il vostro ambito di ricerca, di studio e di lavoro. Sapete che urge una diversa narrazione economica, urge prendere atto responsabilmente del fatto che «l’attuale sistema mondiale è insostenibile da diversi punti di vista» e colpisce nostra sorella terra, tanto gravemente maltrattata e spogliata, e insieme i più poveri e gli esclusi. Vanno insieme: tu spogli la terra e ci sono tanti poveri esclusi.
E ancora … “Voi siete molto più di un “rumore” superficiale e passeggero che si può addormentare e narcotizzare con il tempo. Se non vogliamo che questo succeda, siete chiamati a incidere concretamente nelle vostre città e università, nel lavoro e nel sindacato, nelle imprese e nei movimenti, negli uffici pubblici e privati con intelligenza, impegno e convinzione, per arrivare al nucleo e al cuore dove si elaborano e si decidono i temi e i paradigmi.”
“Ogni sforzo per amministrare, curare e migliorare la nostra casa comune, se vuole essere significativo, richiede di cambiare «gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le società»
“Come fa bene lasciar risuonare le parole di San Paolo VI, quando […] scriveva: «Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere autentico sviluppo deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo. […] – ogni uomo e tutto l’uomo! –. Noi non accettiamo di separare l’economico dall’umano, lo sviluppo dalla civiltà dove si inserisce. Ciò che conta per noi è l’uomo, ogni uomo, ogni gruppo d’uomini, fino a comprendere l’umanità intera».
E infine saluta i giovani con queste parole: “Non temete di abitare coraggiosamente i conflitti e i crocevia della storia per ungerli con l’aroma delle Beatitudini. Non temete, perché nessuno si salva da solo. Nessuno si salva da solo. A voi giovani, provenienti da 115 Paesi, rivolgo l’invito a riconoscere che abbiamo bisogno gli uni degli altri per dar vita a questa cultura economica, capace di «far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani, e ispiri ai giovani – a tutti i giovani, nessuno escluso – la visione di un futuro ricolmo della gioia del Vangelo».
Grazie!”
All’evento hanno partecipato anche 500 ragazzi italiani. Anche Vesti Solidale, che da sempre condivide la visione di nuovi modelli economici che concilino tra loro lavoro, impresa, ambiente e solidarietà, ha partecipato attivamente all’evento.
Un nuovo incontro è previsto ad Assisi nell’autunno 2021.