Vesti Solidale è presente all’edizione 2021 di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa. L’edizione 2021 sarà fruibile, dal 26 al 29 ottobre 2021, sia in presenza che con l’estensione digitale.
Vesti Solidale partecipa al gruppo di lavoro nazionale “Filiera del rifiuto tessile” con l’Alleanza delle Cooperative italiane sociali, che sarà presente in fiera presso lo stand n. 23 – HALL SUD.
Parteciperemo come Alleanza delle Cooperative italiane sociali alla tavola rotonda “Ecoprogettare, innovare, misurare: il futuro del tessile circolare” e al convegno sul tema “Economia circolare nella filiera dell’abbigliamento e del tessile”.
Il pacchetto di Direttive europee sull’Economia circolare dispone che ogni Stato membro entro il 1° gennaio 2025 debba istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili. Il legislatore italiano, nel decreto di recepimento, ha anticipato tale obbligo al 1°gennaio 2022.
Con la nostra partecipazione vogliamo sostenere il lavoro svolto dalle Cooperative Sociali, che oggi raccolgono oltre un terzo del rifiuto tessile raccolto in Italia e sostenere la partecipazione di tutti gli attori della filiera del tessile per rispondere a questa nuova sfida verso un’economia sempre più circolare.
La Cooperazione Sociale in Italia gestisce da circa 30 anni la raccolta degli indumenti usati senza finalità di lucro e massimizzando la ricaduta occupazionale per i soggetti svantaggiati. In tutti questi anni la Cooperazione Sociale ha reinvestito sui territori la ricchezza prodotta, da un lato sviluppando altre attività di impresa capaci di generare nuova occupazione e dall’altro sostenendo servizi socio-assistenziali che hanno arricchito il welfare comunitario, sostenendo le fasce più deboli dalla popolazione.
Negli anni le Cooperative Sociali si sono sempre più qualificate ottenendo le certificazioni ISO, ottemperando a sempre crescenti ed articolati dettami normativi, professionalizzando e formando i propri operatori, dotandosi di attrezzature ed impianti, entrando in una logica competitiva per potersi aggiudicare le gare d’appalto, sperimentandosi su anelli della filiera prima inesplorati come la selezione e cernita o la commercializzazione (sia al dettaglio che all’ingrosso) avviando collaborazioni a livello europeo con altre imprese dell’economia sociale e solidale operanti nello stesso settore.